il Santuario di San Romedio: tra storia e leggenda

L’Eremo di San Romedio è uno dei luoghi più suggestivi della Val di Non: a circa 730 metri di altitudine si trova in un luogo mistico e magico tra i paesi di Tavon e Sanzeno, cui vicino scorre il Rio Romedio.

La storia

Come ogni Santo che si rispetti anche San Romedio vive tra leggenda e storia, creando una testimonianza importante per la storia.

Ora ti svelerò tutto, o almeno cercherò di farlo, su San Romedio… Sei pronto? Iniziamo!

San Romedio è vissuto attorno all’anno Mille.

Era figlio di un Herrensalz, un ‘Signore del Sale’, e viveva nel castello di Thaur (Austria).


San Romedio proveniva da una famiglia di nobili e conti, molto dedita alla vita ecclesiastica.

Fin da piccolo, ha frequentato studi di tutte le arti liberali e ben presto la madre diventò la figura che più lo influenzò sulla sua vita. 

Quando la madre morì, San Romedio si ritrovò solo ed unico erede di tutti i possedimenti.

A questo punto decise di abbandonare tutti i suoi averi per dedicarsi alla vita cristiana, donò quindi i suoi beni al principato vescovile di Trento e si dedicò totalmente alla conoscenza con Dio.

1° passo verso l’isolamento …

Per consacrare la sua devozione, come ogni cristiano con la C maiuscola, decise di andare in pellegrinaggio verso Roma in compagnia di due giovani di buona famiglia Abramo e Davide.

Durante il viaggio sostarono a Trento, presso San Vigilio che a quel tempo aveva raggiunto una fama mondiale.

Ricevuta la benedizione, proseguirono verso Roma per ricevere la benedizione del Papa.

Quando arriva in Val di Non…

Arrivato in Val di Non, San Romedio trovò il luogo adatto dove ritirarsi come eremita: sotto il castello di Tavon si trovava infatti un luogo selvaggio, isolato, situato in una gola tra monti ed alture, fra rocce e dirupi, un luogo deciso ed avvolgente.

Faceva proprio al caso suo!

Venivano definiti ‘Einsiedler’ coloro che sceglievano la strada dell’isolamento rispetto agli Klausen (inclusi), gli uomini dei beni e potenti.

Proprio qui Romedio, sotto le segnalazioni di Gesù, decide di costruire una piccola basilica ristretta che ospiterà lui e i suoi due discepoli.

 

 

 

 

La leggenda narra che un giorno quando Romedio deve dirigersi a Trento per incontrare San Vigilio, va a chiamare il suo cavallo che, risalito il Rio San Romedio per sfamarsi, viene sbranato da un orso.

 

A quel punto, Romedio riuscì ad addomesticare la creatura che diventò il suo accompagnatore al posto del cavallo, motivo per cui lo troviamo raffigurato sempre con un orso..

 

 

 

 

 

 

San Romedio ci insegna che la preghiera, la dedizione e la costanza ci aiutano a guarire l’animo e a parlare con il cuore.

Sono molte le opere di bene e i miracoli che San Romedio ha operato ed è proprio che per questo che milioni di visitatori ogni anno si recano al  suo santuario e lo riempiono di preghiere e richieste d’aiuto.

Curiosita’:

  1. E’ importante sapere che le sue reliquie sono ancora depositate proprio nella prima chiesetta ovvero proprio dove la storia ebbe inizio, lassù nel punto più in alto dell’eremo.
  2. L’eremo è formato da 7 chiesette diverse che lo rendono straordinariamente unico!
  3. E’ formato da 131 scalini che simboleggiano la fatica della vita. Raggiungerai la guglia più alta, e ammirerai il luogo meraviglioso in cui è immerso. 

 

La sapevi la storia di Romedio? Hai già visitato l’eremo San Romedio Val di Non? San Romedio santuario come arrivare? Conosci già la strada? Sai che ci sono tanti modi diversi per raggiungere San Romedio?

Cosa aspetti? Non perdertelo!

Ma se pensavi che fosse finita qui… A San Romedio orso ti aspetta, proprio come racconta la leggenda!

Il Santuario di San Romedio ospita l’orso Bruno, da sempre il simbolo del Santo e il compagno a quattro zampe di Romedio che dal 2013 abita nello spazio sottostante l’eremo.

Sicuramente rende l’atmosfera ancora più suggestiva e mistica…

Qualche curiosità sull’Orso Bruno:

Bruno è originario dei Carpazi, in Ucraina, è stato rapito in tenera età poi venduto in Italia e tenuto in cattive condizioni finchè non è stato salvato e sequestrato a Roma nel 2001.

Dopo svariate richieste di numerose associazioni, nel 2013 è stato finalmente possibile ospitarlo nell’area protetta sottostante al Santuario e da allora si prende cura di lui il corpo forestale.

L’orso Bruno non è il primo orso ad essere ospite del Santuario, ma prima di lui c’era l’Orso Charlie, prigioniero di un circo che lo trattava in modo pessimo e salvato da morte certa.

Spesso è possibile vederlo nel cortile protetto dell’eremo di San Romedio, mentre mangia o semplicemente gira attorno all’area!

Santuario di San Romedio orari:

Da ottobre ad Aprile è aperto dalle ore 8.30 alle 17.30

Nei mesi di Maggio, Giugno e Settembre dalle ore 9.00 alle 18.00

Invece a Luglio e Agosto dalle 8.30 alle 19.00.

 

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